RESTO AL SUD 2.0: voucher o contributi a fondo perduto per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e professionali nel Mezzogiorno
- Maria Vittoria Pompa

- 9 ott
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 28 ott

➤ “Resto al Sud 2.0” rappresenta la nuova misura agevolativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e gestita da Invitalia, volta a favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo nei territori del Mezzogiorno — Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il programma si colloca nel quadro delle politiche nazionali di rafforzamento dell’occupazione e della competitività territoriale, con l’obiettivo di sostenere l’autoimpiego e la creazione di imprese giovanili e indipendenti nelle regioni del Sud, attraverso voucher e contributi a fondo perduto.
La misura mira a stimolare la crescita economica e l’inclusione lavorativa, favorendo la nascita di realtà produttive, commerciali e di servizi capaci di generare valore sul territorio.
Sono ammessi tutti i settori economici, ad eccezione delle attività riconducibili all’agricoltura, pesca e acquacoltura, già oggetto di strumenti dedicati di politica agricola.
La gestione operativa del programma è affidata a Invitalia, che coordina le fasi di valutazione, erogazione e monitoraggio dei progetti, sotto la supervisione del MIMIT, responsabile della pianificazione strategica e della distribuzione delle risorse finanziarie.
AGEVOLAZIONI PREVISTE
L’intervento è strutturato per ridurre la barriera d’ingresso all’imprenditorialità e facilitare l’accesso al credito, sostenendo le spese iniziali di avvio e sviluppo delle attività, mediante contributi diversificati in base alla dimensione e tipologia dell’investimento:
• Voucher a fondo perduto fino a 40.000 €, elevabile a 50.000 € (se almeno il 20% delle spese riguarda: beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali; beni per sostenibilità ambientale o
risparmio energetico; consulenze tecnicospecialistiche erogate da Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al RUNTS).
• Contributi a fondo perduto a fronte di programmi di investimento per iniziative economiche più strutturate, soggette a valutazione del piano d'impresa e colloquio con Invitalia:
· 75% per programmi di investimento fino a 120.000 €;
· 70% per programmi di investimento tra 120.000 € e 200.000 €.
SOGGETTI BENEFICIARI
La misura si rivolge a un’ampia platea di potenziali beneficiari, con l’intento di ampliare l’accesso all’imprenditorialità anche a soggetti finora esclusi dal mercato del lavoro tradizionale. Ovvero: giovani di età compresa tra 18 anni compiuti e 35 anni non ancora compiuti, che soddisfano almeno uno dei seguenti requisiti:
• Inattivi, inoccupati o disoccupati non titolari di partita IVA attiva;
• Disoccupati iscritti al Programma GOL;
• Working poor (lavoratori con reddito con imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni ex art. 13 DPR 917/1986).
SPESE AMMISSIBILI
Sono considerate ammissibili al contributo le spese relative a:
• opere edili relative a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (solo per lo strumento agevolativo “contributo per programmi di investimento” e nel limite del 50% delle spese ammesse);
• macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica;
• programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, comprese le licenze d’uso software, la progettazione e lo sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali e di app;
• immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all’acquisizione di competenze finalizzate allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni;
• consulenze tecnico-specialistiche prestate da ETS (nel limite del 30% delle spese ammesse) finalizzate:
- alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni innovative, sia di processo che di prodotto;
- alla progettazione, allo sviluppo, alla realizzazione e all’analisi di prototipi, modelli, stampi e matrici;
- all’acquisizione di certificazioni ambientali e/o energetiche.
➤ TEMPISTICHE E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
• Apertura domande: 15 ottobre 2025, ore 12:00.
• Modalità: esclusivamente tramite procedura informatica sul sito di Invitalia (www.invitalia.it), accessibile tramite SPID, CIE o CNS.
• Procedimento: valutazione a sportello in ordine cronologico di presentazione.
• Termine ultimo per richieste di erogazione a saldo: 30 giugno 2028 (termine perentorio).
• Requisiti temporali iniziative: le iniziative economiche devono essere avviate nel mese precedente alla data di presentazione della domanda e risultare inattive alla medesima data.
SISTEMA DI TUTORING
Nel percorso di “Resto al Sud”, un ruolo fondamentale è svolto dal sistema di tutoring e accompagnamento previsto per i beneficiari. Si tratta di un supporto pensato per affiancare gli imprenditori nelle diverse fasi di sviluppo del progetto, dalla concessione del finanziamento fino alla piena operatività dell’iniziativa.
Il tutoring tecnico, erogato direttamente da Invitalia, è obbligatorio e si estende dalla concessione dell’agevolazione fino ai dodici mesi successivi all’erogazione del saldo. Prevede quattro incontri programmati, che possono svolgersi sia in presenza che da remoto, con l’obiettivo di fornire un affiancamento concreto sugli aspetti tecnici e procedurali della misura.
A questo si affianca, su base facoltativa, il tutoring gestionale gestito dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), che accompagna l’impresa per almeno quattordici mesi successivi al finanziamento, offrendo consulenze in ambiti strategici come marketing, contrattualistica, rapporti con fornitori e istituti di credito, oltre alla sostenibilità economica dell’attività.
Un ulteriore strumento di crescita è rappresentato dal Progetto per l’Autoimpiego (PpA), anch’esso promosso dall’ENM, che propone un modello formativo di massimo cento ore articolato in due fasi: una di formazione generale e una di accompagnamento personalizzato o per piccoli gruppi. Il percorso si svolge prevalentemente in modalità FAD sincrona, tramite piattaforma dedicata, e si conclude con il rilascio di un attestato di competenze, che valuta il partecipante su quattro aree di risultato (eccellente, superiore, buono e completamento). Tale attestazione può inoltre rappresentare un elemento premiale all’interno della domanda di agevolazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE E SOGLIE DI AMMISSIBILITÀ
Soglia minima di ammissibilità: Punteggio complessivo ≥ 17 (sia per voucher che per contributi).
Criteri per VOUCHER
Grado di approfondimento del profilo formativo/esperienziale (max 8 punti);
· Descrizione idea imprenditoriale (max 6 punti);
· Articolazione delle spese (max 4 punti).
Criteri per CONTRIBUTI
· Adeguatezza competenze ed esperienze (max 8 punti);
· Capacità di presidiare il processo tecnico-produttivo (max 4 punti);
· Vantaggio competitivo e strategie di marketing (max 4 punti);
· Sostenibilità tecnico-economica (max 7 punti).
Premialità comuni (fino a 20 punti)
· Apertura conto corrente vincolato e versamento anticipato (max 10 punti);
· Frequenza corso ENM con attestato (da 1 a 10 punti secondo valutazione);
· Presenza in compagine di socio esperto nel settore (10 punti).
CONTO CORRENTE VINCOLATO: è previsto anche un meccanismo di gestione finanziaria di natura opzionale, introdotto per evitare tensioni di cassa nelle fasi iniziali delle iniziative economiche e garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, assicurando il pagamento dei fornitori.
La misura nasce da una convenzione tra il Ministero, Invitalia e l’ABI e prevede un versamento iniziale minimo pari al 10% dell’importo del voucher o del contributo concesso, da effettuare entro trenta giorni dalla concessione.
CONTROLLI E VERIFICHE
Le dichiarazioni sostitutive (DSAN) presentate nell’ambito della misura sono soggette a controlli a campione da parte di Invitalia, che ne verifica la veridicità su almeno il 5% delle iniziative per le quali le erogazioni siano state completate.
La documentazione verrà conservata per un periodo non inferiore a dieci anni dalla data di entrata in vigore del decreto ministeriale, restando a disposizione per eventuali verifiche da parte del Ministero e degli organismi nazionali o dell’Unione Europea competenti.



Commenti