POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO: come funziona la rete nazionale per promuovere occupazione e formazione
- Maria Vittoria Pompa

- 18 set
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 ott

Le Politiche Attive del Lavoro rappresentano l’insieme di iniziative locali e regionali finalizzate a promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo. La loro funzione va ben oltre la semplice collocazione dei cittadini nel mercato del lavoro: esse mirano infatti a garantire anche la formazione continua dei lavoratori e l’acquisizione di nuove competenze, strumenti indispensabili per affrontare un mercato del lavoro sempre più dinamico e competitivo.
La materia delle politiche attive del lavoro ha subito una profonda trasformazione con il Jobs Act, e in particolare con il Decreto Legislativo n. 150 del 2015, che ha istituito la Rete Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro. Questa rete ha l’obiettivo di garantire concretamente il diritto al lavoro e il diritto alla formazione, creando un sistema integrato in cui soggetti pubblici e privati collaborano per l’inserimento occupazionale, la qualificazione e la riqualificazione professionale dei cittadini.
➤ LA RETE NAZIONALE DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO
La rete nazionale comprende una pluralità di soggetti, sia pubblici sia privati, che cooperano per raggiungere gli obiettivi di occupazione e formazione. Tra questi troviamo:
• ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro)
• Centri per l’Impiego
• Agenzie per il lavoro
• INPS, INAIL e Camere di Commercio
➤ Il ruolo centrale di ANPAL
ANPAL rappresenta il cuore della rete nazionale. Istituita dal Decreto Legislativo 150/2015 e operativa dal 1° gennaio 2016, l’agenzia coordina e indirizza i servizi e le misure di politica attiva in collaborazione con le regioni. Dotata di personalità giuridica e di autonomia amministrativa, contabile e fiscale, ANPAL è sottoposta alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e si avvale di organi di governance come il Consiglio di Amministrazione, il Consiglio di Vigilanza e il Collegio dei Revisori.
Le principali funzioni di ANPAL includono:
• Coordinamento della rete nazionale dei servizi per il lavoro;
• Gestione del database nazionale del mercato del lavoro, che raccoglie i profili dei cittadini in cerca di occupazione;
• Promozione del diritto al lavoro e alla formazione, con particolare attenzione ai percettori di strumenti di sostegno al reddito, come NASpI e Reddito di Cittadinanza;
• Supporto alle imprese in crisi e consulenza per processi di ricollocazione dei lavoratori;
• Collaborazione con università e scuole per i programmi di alternanza scuola-lavoro.
➤ CENTRI PER L'IMPIEGO: il supporto territoriale
I Centri per l’Impiego, eredi degli ex uffici di collocamento, sono gli uffici territoriali deputati a fornire orientamento, avviamento e accompagnamento al lavoro. Questi centri operano non solo a favore dei disoccupati, ma anche dei lavoratori a rischio di disoccupazione, supportando aziende in procedure di licenziamento collettivo o ricorso alla cassa integrazione.
Le attività dei Centri per l’Impiego comprendono:
• Orientamento professionale e accompagnamento alla ricerca di occupazione;
• Attività di formazione e qualificazione tramite corsi, tirocini e lavori socialmente utili;
• Promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
➤ AGENZIE PER IL LAVORO: l’intermediazione privata
Accanto agli enti pubblici operano le agenzie per il lavoro, soggetti privati iscritti all’albo nazionale presso il Ministero del Lavoro. La loro funzione principale è quella di intermediare tra lavoratori e imprese, attraverso attività di:
• Somministrazione di lavoro (contratti trilaterali tra agenzia, lavoratore e impresa utilizzatrice);
• Ricerca e selezione del personale;
• Supporto alla ricollocazione professionale;
• Intermediazione finalizzata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Per operare legalmente, le agenzie devono rispettare requisiti specifici: forma societaria (capitali o cooperativa), sede legale in Italia o in UE, locali idonei, competenze certificate e assenza di condanne penali per gli amministratori. Inoltre, esistono diverse tipologie di agenzie: generaliste, specialiste, di supporto alla ricollocazione, di intermediazione e di ricerca e selezione.
➤ FORMAZIONE E OCCUPAZIONE: un binomio imprescindibile
Un elemento chiave delle politiche attive del lavoro è che la ricerca dell’occupazione non può prescindere dalla formazione dei lavoratori. La rete nazionale promuove percorsi di qualificazione, riqualificazione, stage, tirocini e lavori socialmente utili, affinché ogni cittadino possa sviluppare competenze concrete e spendibili nel mercato del lavoro.
In sintesi, le politiche attive del lavoro rappresentano un sistema complesso e integrato, che coinvolge istituzioni pubbliche, enti privati e operatori specializzati, con l’obiettivo comune di garantire occupazione, formazione e crescita professionale dei cittadini, assicurando così l’effettività del diritto al lavoro in Italia.



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