Nuovo bando MASE: 262 milioni di incentivi alle imprese del Mezzogiorno per l’autoproduzione di energia rinnovabile
- Maria Vittoria Pompa

- 4 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 nov

Con il Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha ufficialmente approvato l’avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
L’iniziativa, dal valore complessivo di 262 milioni di euro, è rivolta alle imprese che intendono installare impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato nelle regioni meno sviluppate del Paese, con l’obiettivo di promuovere la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, riducendo al contempo i costi energetici e la dipendenza dalle fonti fossili.
UN INVESTIMENTO PER LA TRANSIZIONE VERDE E DIGITALE
Il bando rientra nel Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la Transizione Verde e Digitale 2021–2027” (PN RIC 2021–2027) – Azione 2.2.1, e rappresenta una delle misure cardine per la transizione energetica e digitale del tessuto produttivo del Mezzogiorno, con l’obiettivo di favorire l’adozione di soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate da parte delle imprese.
Il ruolo del MASE e del GSE ➤ Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – Direzione Generale per i Programmi e gli Incentivi Finanziari (DG PIF) – è il soggetto gestore dell’intervento, con il supporto tecnico-specialistico del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
UN’OPPORTUNITÀ STRATEGICA PER IL MEZZOGIORNO ➤ Il bando PN RIC rappresenta un passo concreto verso la decarbonizzazione del sistema produttivo e la valorizzazione del potenziale energetico del Sud Italia.
Con un investimento di oltre un quarto di miliardo di euro, il MASE punta a sostenere la competitività delle imprese, ridurre i costi energetici e favorire la diffusione di tecnologie rinnovabili ad alta efficienza.
SPESE AMMISSIBILI
Sono finanziabili i seguenti interventi:
• impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici per uso industriale o artigianale;
• sistemi di accumulo elettrochimico per l’autoconsumo differito e gestione intelligente dell’energia;
• spese tecniche e progettuali;
• interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e a favorire la digitalizzazione dei processi produttivi.
Non è, invece, ammessa la realizzazione dei soli sistemi di stoccaggio. La potenza nominale degli impianti dovrà essere compresa tra 10 e 1.000 kW, con l’obbligo di destinare l’energia prodotta esclusivamente al fabbisogno dell’unità produttiva.
L’energia eccedentaria non autoconsumata dovrà essere ceduta gratuitamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per un periodo di vent’anni, contribuendo così ad alimentare il Fondo nazionale reddito energetico.
CHI PUÒ PARTECIPARE E DOVE REALIZZARE GLI INTERVENTI
Possono accedere agli incentivi tutte le imprese, di qualsiasi dimensione, incluse le reti di impresa con soggettività giuridica, ad eccezione di quelle operanti nei settori carbonifero, agricolo primario, pesca e acquacoltura.
Gli interventi devono essere realizzati in unità produttive situate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, esclusivamente su edifici o coperture di strutture pertinenziali esistenti.
È inoltre richiesto che le aree siano localizzate in comuni con oltre 5.000 abitanti, all’interno di zone industriali, produttive o artigianali.
L’ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
Le agevolazioni coprono una percentuale delle spese ammissibili ee vengono concesse sotto forma di contributo in conto capitale, con intensità variabile in base alla dimensione dell’impresa e alla tecnologia adottata:

È, inoltre, riservato il 60% delle risorse complessive alle PMI, per garantire un accesso privilegiato alle piccole e medie realtà produttive del Mezzogiorno.
Sono previste maggiorazioni dell’intensità d’aiuto in presenza di specifici requisiti:
• +5 punti percentuali per impianti con moduli fotovoltaici di categoria “B” o “C” nel Registro ENEA (o +2 punti per categoria “A”);
• +2 punti percentuali per imprese dotate di certificazione ISO 50001 sul sistema di gestione dell’energia. Ulteriori premialità sono riconosciute alle imprese giovanili e femminili e ai progetti con impatto positivo sull’occupazione.
I CRITERI DI VALUTAZIONE
La graduatoria dei progetti ammessi si baserà su parametri di solidità finanziaria, autonomia gestionale, capacità di copertura degli oneri finanziari, e incidenza della gestione caratteristica sul fatturato.
Sono inoltre previsti punteggi premiali per le imprese in possesso della certificazione di parità di genere (+2,5 punti) e per quelle con una maggiore quota di energia rinnovabile autoconsumata rispetto ai prelievi dalla rete.
TEMPISTICHE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, secondo il seguente calendario:
• Apertura dello sportello: ore 10:00 del 3 dicembre 2025.
• Chiusura: ore 10:00 del 3 marzo 2026 (salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili).
Ogni impresa potrà presentare fino a tre progetti, riferiti a differenti unità produttive.
La selezione non avverrà in base all’ordine cronologico di presentazione, bensì tramite valutazione a punteggio: in caso di parità, sarà considerata la data e l’ora di invio della domanda.



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