DANNI CATASTROFALI: obbligo assicurativo per le imprese e calendario ufficiale dello stop agli incentivi pubblici
- Maria Vittoria Pompa

- 4 ago
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 6 giorni fa

LA POLIZZA DI RESPONSABILITÀ CIVILE AZIENDALE E L’OBBLIGO CONTRO I DANNI CATASTROFALI
La polizza di Responsabilità Civile Aziendale (RC Aziendale) rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione del rischio aziendale, finalizzato a tutelare l’impresa e i propri dipendenti dai molteplici rischi connessi allo svolgimento dell’attività economica.
Le coperture assicurative comprendono:
• Danni materiali: relativi a beni, strutture, impianti e attrezzature;
• Danni verso terzi: includendo dipendenti, collaboratori, clienti e fornitori.
La stipula di tale polizza contribuisce in maniera significativa alla tutela della continuità operativa, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla stabilità economico-finanziaria dell’impresa.
Con la Legge di Bilancio 2024, successivamente modificata dal Decreto Milleproroghe, il legislatore ha introdotto, per tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia – escluse le imprese agricole – l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa a copertura di eventi catastrofali, quali terremoti, frane, alluvioni, esondazioni e altri fenomeni analoghi.
L’emanazione del decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha definito in maniera puntuale i requisiti, le modalità e le caratteristiche tecniche delle coperture obbligatorie. Secondo la normativa, la polizza deve garantire, come requisito minimo, la protezione dei danni diretti a:
• Terreni, fabbricati e impianti;
• Macchinari e attrezzature industriali e commerciali.
L’assenza di tale copertura espone le imprese a rilevanti rischi finanziari e comporta la perdita di accesso a finanziamenti pubblici, agevolazioni e fondi di emergenza, compromettendo la resilienza dell’impresa di fronte a eventi calamitosi.
➤ Le scadenze per l’entrata in vigore dell’obbligo sono differenziate in base alla dimensione aziendale:
• Grandi imprese: dal 31 marzo 2025;
• Medie imprese: dal 1° ottobre 2025;
• Micro e piccole imprese: dal 31 marzo 2026.
Questa articolazione consente di bilanciare l’introduzione di una misura strutturale di tutela del sistema produttivo con la necessità di non gravare eccessivamente, in tempi ristretti, sulle imprese di minori dimensioni.
PUBBLICAZIONE DEL CALENDARIO UFFICIALE E SCADENZE PER GLI INCENTIVI NON PIÙ ACCESSIBILI SENZA COPERTURA ASSICURATIVA
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha reso noto l’elenco delle agevolazioni che non saranno più accessibili alle aziende prive della polizza obbligatoria contro i rischi catastrofali.
Il provvedimento, di rilevante impatto per il sistema produttivo nazionale, trova origine nella Legge di Bilancio 2023 (L. 213/2023, commi 101-102) ed è stato formalizzato con il decreto ministeriale del 18 giugno 2025, che per la prima volta definisce un calendario dettagliato delle scadenze in funzione della dimensione aziendale.
➤ Il decreto individua puntualmente gli strumenti agevolativi ai quali le imprese non potranno accedere senza la polizza obbligatoria, specificando le date di applicazione dell’incompatibilità:
• Grandi imprese: esclusione dalle agevolazioni per le domande presentate dal 30 giugno 2025;
• Medie imprese: esclusione per le domande presentate dal 2 ottobre 2025;
• Micro e piccole imprese: esclusione per le domande presentate dal 1° gennaio 2026.
ELENCO DELLE AGEVOLAZIONI ESCLUSE IN CASO DI INADEMPIMENTO
• Contratti di sviluppo – Art. 43 D.L. 112/2008, disciplinato dal D.M. 9 dicembre 2014;
• Interventi nelle aree di crisi industriale complessa – Legge 181/1989, D.M. 24 marzo 2022;
• Nuova Marcora – D.M. 4 gennaio 2021, per il sostegno alle cooperative di PMI;
• Smart & Start Italia – D.M. 24 settembre 2014, per la nascita e lo sviluppo di start-up innovative;
• Progetti di R&S sull’economia circolare – D.M. 11 giugno 2020;
• Fondo salvaguardia occupazionale – D.M. 29 ottobre 2020;
• Mini contratti di sviluppo – D.M. 12 agosto 2024;
• Agevolazioni per l’economia sociale – D.M. 3 luglio 2015;
• Sostegno all’autoproduzione energetica da rinnovabili (PMI) – D.M. 13 novembre 2024;
• Finanziamenti per start-up – D.M. 11 marzo 2022;
• Sostegno a start-up e venture capital nella transizione ecologica – D.M. 3 marzo 2022.
In caso di incentivi che prevedono l’intervento nel capitale di rischio, la verifica del rispetto dell’obbligo assicurativo sarà effettuata dal soggetto gestore al momento del perfezionamento dell’operazione di investimento. Per gli investimenti indiretti, le modalità di controllo saranno definite con appositi atti di indirizzo.
LA RATIO DELL’OBBLIGO ASSICURATIVO NELLA GESTIONE DEL RISCHIO AZIENDALE
La normativa persegue un duplice obiettivo:
1. Incrementare la resilienza del tessuto produttivo nazionale di fronte a eventi naturali sempre più frequenti e impattanti;
2. Responsabilizzare le imprese, vincolando l’accesso a contributi, sovvenzioni e incentivi pubblici al possesso di una copertura assicurativa adeguata.
Tale misura si inserisce in una più ampia strategia nazionale volta a garantire continuità operativa e stabilità economica in caso di calamità. La norma rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un modello di protezione condiviso, in cui Stato e imprese collaborano per mitigare i rischi derivanti da eventi catastrofali, tutelando sia le singole realtà produttive sia l’intero tessuto economico nazionale.
Con l’introduzione di questa misura, il legislatore promuove un principio di responsabilità preventiva, collegando l’accesso al sostegno pubblico alla protezione attiva del patrimonio aziendale contro eventi naturali estremi. Per le imprese, l’adozione della polizza catastrofale non è più una scelta opzionale, ma un presupposto indispensabile per partecipare alle principali misure di sviluppo e innovazione promosse dallo Stato.



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