Il WELFARE BILATERALE: un’opportunità per il benessere di imprese e lavoratori

➤ In un mercato del lavoro in continua evoluzione, il concetto di welfare aziendale si arricchisce di nuove forme di sostegno capaci di promuovere benessere, produttività e coesione interna. Tra queste, spicca sempre di più il Welfare Bilaterale, un sistema efficace e sostenibile che merita attenzione non solo per la sua capacità di valorizzare i dipendenti, ma anche per l’assenza di oneri economici aggiuntivi a carico dell’impresa o del lavoratore.

COS’È IL WELFARE BILATERALE?

A differenza del Welfare Aziendale tradizionale, che richiede un impegno economico diretto da parte dell’azienda, il Welfare Bilaterale si fonda sull’adesione a un Ente Bilaterale e prevede servizi, rimborsi e tutele erogati direttamente da quest’ultimo, senza ulteriori spese per le imprese. È un sistema virtuoso che nasce dalla contrattazione collettiva e si basa su un principio semplice ma potente: il benessere dei lavoratori genera valore per l’intera impresa.

COS’È UN ENTE BILATERALE E QUAL È IL SUO RUOLO?

Un Ente Bilaterale è un organismo paritetico, nato in seno alla Contrattazione Collettiva Nazionale del Lavoro (CCNL) e costituito dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. La sua funzione è centrale nel panorama delle politiche attive del lavoro: offrire prestazioni concrete a sostegno del reddito, favorire la formazione, il reinserimento lavorativo, l’aggiornamento professionale, la sicurezza sul lavoro e altre misure di protezione sociale.

L’Ente Bilaterale, quindi, non è un semplice intermediario, ma un attore protagonista nel garantire diritti e servizi tangibili a imprese e dipendenti.

PERCHÉ CONVIENE ADERIRE?

L’adesione a un Ente Bilaterale è obbligatoria per le aziende che applicano un CCNL che ne prevede l’istituzione (esclusi i settori dell’Edilizia e del Metalmeccanico Industria). Tuttavia, anche nei casi in cui non vi sia l’obbligo, aderire rappresenta una scelta strategica.

L’impresa che aderisce può infatti:

• Offrire benefit ai lavoratori (rimborso spese scolastiche, trasporti, bonus nascita, sussidi sanitari, ecc.);

• Accedere a fondi per la formazione e la riqualificazione del personale;

• Ricevere supporto in caso di crisi o riorganizzazione aziendale;

• Rafforzare la reputazione aziendale come realtà attenta al benessere del proprio capitale umano;

Per i lavoratori, ciò si traduce in un aiuto economico reale, accessibile attraverso bandi o avvisi pubblicati periodicamente dagli enti stessi.

Perché ogni Ente Bilaterale offre vantaggi diversi?

Pur nascendo da una cornice contrattuale nazionale, gli Enti Bilaterali sono soggetti di natura privata. Questo significa che ogni ente può stabilire in autonomia le proprie regole di gestione, i criteri di accesso alle prestazioni, e la modalità di redistribuzione delle risorse.

La differenziazione delle prestazioni è un elemento distintivo, che rende fondamentale la scelta dell’ente più adatto alle esigenze dell’impresa e dei suoi lavoratori. Alcuni enti, ad esempio, destinano la quasi totalità dei contributi ricevuti a iniziative di welfare; altri, invece, riservano parte delle risorse alla promozione di politiche settoriali o territoriali.

In conclusione, il Welfare Bilaterale non è solo un obbligo contrattuale: è una risorsa preziosa per costruire un ambiente di lavoro più sano, motivante e produttivo. Rappresenta una forma di welfare partecipato e sostenibile, capace di generare valore economico e sociale.

Per le imprese che vogliono investire nel capitale umano senza appesantire i costi e per i lavoratori che cercano tutele concrete oltre il semplice salario, l’adesione a un Ente Bilaterale si conferma una scelta moderna e lungimirante.